Un movimento di opinione formato da giornalisti ed esperti del settore
eno-gastronomico cresciuto negli anni fino a diventare una vera e
propria associazione, con il cuore nel Nord Est (la[...]
Un movimento di opinione formato da giornalisti ed esperti del settore
eno-gastronomico cresciuto negli anni fino a diventare una vera e
propria associazione, con il cuore nel Nord Est : questo il biglietto da
visita de “L'Altratavola”, associazione nata per valorizzare le
produzioni tipiche locali ed i piccoli centri, le zone meno conosciute
del nostro paese.
E’ proprio lo stretto legame tra produzioni tipiche e territorio che sta
alla base della filosofia dell’associazione, come ci spiega Renzo Lupatin, responsabile tecnico-scientifico:” L'Altratavola ha come
mission quella di andare a scoprire e valorizzare i comuni minori, le
zone meno conosciute del nostro territorio, ma spesso ricche di valori
storico- artistici ed ambientali e di produzioni locali di grande
qualità. In sostanza vogliamo promuovere un “turismo del gusto”
realmente consapevole che vada a scoprire i prodotti tipici proprio là
dove nascono”.
L’associazione lavora in primis per mettere in contatto e far
collaborare tra loro istituzioni pubbliche ed operatori privati.
Prosegue Lupatin:
”Innanzitutto dobbiamo trovare delle amministrazioni o enti locali
(Comuni, Consorzi, Comunità montane, ecc) che siano sensibili alla
questione della valorizzazione del territorio. Poi organizziamo degli
incontri tra amministratori pubblici ed operatori economici per
facilitare l’avvio di iniziative concrete a sostegno delle produzioni
eno-gastronomiche del luogo”.
L’altra grande linea di azione è
rivolta ai mass-media:”Gli operatori della comunicazione molto
spesso, per questione di non conoscenza, tendono ad ignorare le realtà di
questi piccoli centri – chiosa Lupatin - noi li invitiamo alle nostre
manifestazioni, facciamo conoscere le bellezze naturali in zona, li
facciamo incontrare con i produttori locali, facciamo degustare i
prodotti tipici in modo che abbiano un’esperienza diretta di questo
grande patrimonio culturale e lo possano divulgare.”
La associazione
si finanzia attraverso il contributo degli operatori privati e degli
enti per i quali organizza manifestazioni, come i cosiddetti “incontri a
filo’ “, dove ci si trova attorno ad un ideale focolare (il filo’
appunto, secondo la tradizione veneta) e si discute dei temi che
interessano agli operatori locali.
A destra, Renzo Lupatin
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