Gli Asolani,
dialoghi in 3 libri, sono stati composti tra il
1497 e il
1502 da
Pietro Bembo e costituiscono la sua prima opera importante. La prima edizione fu del
1505, pubblicata da
Aldo Manuzio, mentre la seconda edizione fu pubblicata, dopo vari rimaneggiamenti, nel
1530. Si tratta di un dialogo sull'
amore, ambientato nella
Asolo del
XV secolo, presso la corte di
Caterina Cornaro.
Struttura e personaggi
- Libro I - Perottino: l'amante infelice, che esprime la negatività dell'amore tramite analisi psico-fisiologiche.
- Libro II - Gismondo: l'amante felice che confuta le tesi di Perottino teorizzando la positività dell'amore.
- Libro III - Lavinello: confuta le tesi precedenti, sostiene la teoria dell'amore platonico, cioè come contemplazione della bellezza ideale presente nelle cose terrene.
- Fine Libro III - Lavinello racconta di un savio romito, che espone una dottrina dell'amore ispirata all'ascetismo cristiano,
cioè come il protendersi verso un Dio trascendente, che comporta il
totale disinteresse per la bellezza terrena e l'esclusivo desiderio di
contemplazione di quella divina.
A queste parti fondamentali si aggiunge una cornice di dialoghi e
descrizioni non finalizzati al tema dell'amore ma che rappresentano la
vita di corte e la villa di Caterina Cornaro. Sono anche presenti
diversi componimenti poetici, solo in parte connessi con l'argomento del
testo.
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