Caterina Cornaro
Caterina Cornaro nel 1468 era andata in sposa a Giacomo II di Lusignano re di Cipro e, dal 1473 - alla morte del marito e dell'unico figlio -, aveva retto quel regno per quasi quindici anni.Nel 1489 Caterina fu costretta da Venezia ad abdicare cedendo i suoi diritti alla Repubblica, in cambio del feudo di Asolo e di un ricco appannaggio. Il 20 giugno 1489 Caterina Cornaro si insedia ad Asolo e nel 1491 inizia l'edificazione della residenza estiva, dove i Cornaro hanno l'occasione di esibire la loro non comune intelligenza architettonica e la cultura vitruviana di Giorgio Cornaro.
La costruzione che viene fatta erigere ad Altivole è un barco cioè un luogo dove uccellare e cacciare, come quello che possedevano Federico da Montefeltro, gli Estensi e Alfonso II di Napoli. Giorgio Cornaro aveva visto il barco di Gian Galeazzo a Pavia e di questo, e di
quello del duca di Montefeltro, aveva informato la sorella.
Il Barco di Altivole
Il Barco di Altivole si estendeva per circa 38 ettari e si caratterizzava per la sua triplice struttura muraria: quella più esterna destinata alla caccia, quella della residenza e la terza che racchiudeva gli orti.Nella parte riservata alla caccia si trovava anche una grande peschiera
per le anitre e gli aironi, e la torre circondata da acqua dove si allevavano tordi, pernici, quaglie, colombi e tortore, per poter qui, oltre che cacciare, anche uccellare. La seconda cinta muraria racchiudeva lo spazio destinato alla residenza, che le indagini archeologiche condotte dalla Fondazione Benetton (1988-1992) hanno consentito di ricostruire in maniera sufficientemente precisa.
Si trattava di una villa-castello che si articolava in tre grandi ali contrassegnate agli angoli da torri, che racchiudevano un'ampia corte
centrale; un terzo di questa, verso nord, era chiuso da un muro a tre
aperture - la terza cerchia - che destinava l'uso di questo spazio aperto ad un carattere più privato. Delle tre ali originarie si conserva solo parte di quella orientale che era adibita alla residenza della regina e dei suoi ospiti, mentre non rimane traccia dell'ala occidentale
destinata a magazzini e granai, e di quella meridionale, contrassegnata da una torre centrale che costituiva l'ingresso della villa, riservata agli alloggi della corte della regina, formata da circa ottanta elementi.
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