Asolo, riapre il
giardino di Freya Stark
Dopo il restauro curato dalla famiglia Carron il pubblico potrà visitare il teatro romano
Dopo il restauro curato dalla famiglia Carron il pubblico potrà visitare il teatro romano
Vi hanno passeggiato
artisti e scrittori, regine e ambasciatori. Sotto i suoi lecci,
sorseggiando una tazza di the, si sono certamente incrociate vicende
diplomatiche e conflitti internazionali. Perchè nel giardino
che ospita i resti del teatro romano ad Asolo,
la scrittrice ed esploratrice inglese Freya Stark
(1893-1993) ha vissuto a lungo facendone tappa obbligata tra un
viaggio e l’altro nel Medio Oriente. I suoi ospiti venivano
accolti in villa e trascorrevano interi pomeriggi sotto la galleria
di carpini, tra le siepi di rose, all’ombra dei lecci secolari.
Ora, dopo un lungo restauro, il giardino e il parco archeologico
tornano visitabili per almeno tre sabati al mese (escluso agosto
e dicembre). Il restauro ha adattato la villa (non visitabile)
a nuove esigente residenziali, mentre il recupero del giardino
è legato alla dimensione intima di una casa asolana dove
si respira un anglosassone «leisure». Nel parco archeologico
sono visibili i resti del teatro romano, venuto alla luce con
gli scavi di Pacifico Scomazzetto nella seconda metà dell’Ottocento.
La visita al giardino di Freya, dunque, rappresenta una doppia
opportunità: per gli appassionati di archeologia e per
coloro che intendono trascorrere un pezzo della loro giornata
in un’altra dimensione del tempo. Gli ingressi si svolgono
solo con accompagnamento della durata circa di 45 minuti e ad
orari fissi, nei primi tre sabati del mese. Gli orari delle visite
accompagnate, fino a un massimo di 50 persone per volta: da aprile
a ottobre 9.30 - 10.30 - 11.30; da novembre a marzo 10 e 11. Costo
del biglietto: 2,5 euro, ridotto 2 euro per residenti, under 18,
over 65.
articolo tratto da www.tribunatreviso.it
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