Presentato dalla Società Veneta il progetto definitivo il 4 agosto 1907, la concessione per la costruzione e l'esercizio di entrambe le tranvie fu oggetto di convenzione stipulata il 9 aprile 1909 approvata con Regio decreto n. 114 del 14 maggio dello stesso anno. La stessa, della durata di 60 anni, prevedeva una sovvenzione chilometrica di 1.900 Lire/anno].
Dopo la solenne cerimonia di inaugurazione delle linee, avvenuta il 3 agosto 1913, con un avviso che recava gli orari del servizio, la Società Veneta comunicò l'apertura all'esercizio delle due linee, che avvenne il successivo 17 agosto.
« Le ubertose pendici che sono l'ornamento e la ricchezza delle nostre Prealpi sopra la pianura trevisana, stendendosi da Asolo Turrita a Montebelluna operosa a Valdobbiadene vinicola e leggiadra, sorridevano ieri di schietta esultanza (...) » |
(Da, La provincia di Padova, Valdobbiadene, 3 agosto 1903) |
Tale prolungamento, destinato al solo traffico viaggiatori, fu attivato il 20 gennaio 1914.
La prima guerra mondiale, ormai alle porte, comportò gravi danni causati dalla vicinanza del fronte, causando la sospensione del servizio tranviario. Il collaudo definitivo, ad opera della stessa Società Veneta, avvenne comunque il 7 maggio 1915, ad eccezione del tratto di nuova costruzione verso Asolo, per cui si attese il 1 dicembre 1916. In tale periodo l'autoservizio sostitutivo organizzato dalla ditta Cecconi iniziò a rappresentare una pericolosa alternativa per l'avvenire della tranvia.
Cessate le ostilità e ripreso il servizio, un Decreto legge del 19 ottobre 1923 eliminò i sussidi statali per la tranvia, comportando maggiori esborsi a carico dei comuni attraversati.
Ulteriori per la società di gestione derivarono dalla inaugurazione, avvenuta il 25 maggio 1916, della ferrovia Montebelluna-Susegana, che vedeva svanire i ventilati progetti di prolungamento verso Volpago e Ponte della Priula, ove già esisteva la tranvia Susegana-Pieve di Soligo.
Il periodo successivo registrò un costante calo dei viaggiatori trasportati e, conseguentemente, degli introiti per la Società Veneta che in luogo di un ventilato progetto di prolungamento verso Bassano del Grappa optò per la chiusura delle due linee tranviarie, avvenuta il 31 marzo 1931.
Caratteristiche tecniche
Percorso | ||||||||
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Asolo | |||||||
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0 | Casella d'Asolo | ||||||
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2 | Crespignaga | ||||||
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3 | Coste | ||||||
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5 | Maser | ||||||
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Canale di Caerano | |||||||
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8 | Caerano S. Marco | ||||||
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11 | Posmon | ||||||
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12 | Montebelluna Centro | ||||||
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13 | Montebelluna Stazione per Valdobbiadene | ||||||
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per Calalzo / Treviso | |||||||
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per Susegana |
Il binario, collocato a fianco alle strade lungo cui insisteva, lasciava libera "per il carreggio ordinario" una larghezza di almeno 5 metri dalla rotaia interna, provvedendo in caso diverso agli opportuni allargamenti
Il prolungamento Casella-Asolo, lungo 2,245 m, era armato con rotaie di tipo Phoenix da 33,5 kg/m e Phoenix da 21 kg/m e aveva stretti raggi di 70 metri e pendenze che raggiungevano il 66,9 per mille.
Percorso
La linea si sviluppava fino a Casella d'Asolo lungo la strada provinciale Bassanese, con pendenze non superiori al 40 per mille.Lasciata la stazione ferroviaria di Montebelluna la tranvia seguiva l'omonima via servendo la cittadina con un'apposita stazione tranviaria; all'uscita di questa i convogli impegnavano il binario che piegava a ovest, separandosi da quello che proseguiva verso Valdobbiadene, proseguendo lungo la provinciale, poi strada statale.
Superati gli abitati di Pieve Mercato Nuovo e Posmon, ove sorgeva una fermata, si raggiungeva la stazione di Caerano San Marco. Raggiunta la località osteria il binario svoltava verso nord, lasciando la provinciale e seguendo la strada comunale di Maser (attuale strada provinciale 1); superata la frazione Sant'Antonio una nuova stazione, serviva Maser stessa. Questa, già predisposta come località di confluenza per la linea da Susegana, era ubicata presso l'incrocio con l'attuale via Guglielmo Marconi, direttrice che con una nuova curva verso ovest veniva impegnata servendo la località Coste con una fermata prima di giungere alla stazione di Crespignaga.
Da qui, seguendo l'attuale strada provinciale 18, era raggiunto l'originario capolinea di Casella d'Asolo, sorto in tale località in previsione dell'auspicato ma mai attuato prolungamento della linea verso Bassano del Grappa. Circa 40 metri prima di quest'ultima si staccava il binario del prolungamento su Asolo inaugurato nel 1914, il cui binario seguiva la tortuosa strada del Foresto Nuovo fino all'ingresso del paese ove sorgeva la nuova stazione di testa.
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